La Adriatica Ionica Race 2019 si apre nel segno di Phil Bauhaus. Il corridore della Bahrain – Merida conquista allo sprint il veloce e suggestivo criterium di Mestre, che ha visto il gruppo affrontare per 30 volte il circuito di 2,7 chilometri del porto veneziano. Per il 25enne di Bocholt il primo successo con la sua nuova maglia, che gli permette di indossare la maglia azzurra di leader della generale battendo il colombiano Alvaro Hodeg (Deceuninck-Quick Step) e il belga Sep Vanmarcke (EF-Education First). Ai piedi del podio due italiani: Davide Martinelli (Deceunicnk-QuickStep) e Sacha Modolo (EF-Education First), rispettivamente quarto e quinto.
Prima dello sprint c’era stato il tentativo dalla lunga distanza promosso da Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy), al qual si erano aggregati Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Alex Kirsch (Trek-Segafredo) e Sjoerd Van Ginneken (Rompoot-Charles). Un tentativo al quale il gruppo non ha mai concesso molto spazio, grazie soprattutto al lavoro della Deceuninck – QuickStep, supportata dalla Dimension Data. Ripresa questa azione, le ultime tornate sono state una lunga preparazione allo sprint, con la possibilità chiaramente di studiare ogni volta l’arrivo, fino al velocissimo sprint conclusivo che ha sorriso al velocista tedesco.
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